Il tema della sicurezza in ambito aziendale e lavorativo è indubbiamente uno dei più sentiti e affinché questo venga trattato nel modo più consono e funzionale possibile si rende necessaria la presenza di alcune figure, tra cui il RSPP.
Andremo quindi ora a vedere nel dettaglio chi sia il RSPP, come lo si diventi e quali siano i suoi compiti e/o obblighi principali.
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Che cos’è un RSPP: definizione
Prima di comprendere come diventarlo, è essenziale offrire una breve panoramica su cosa rappresenti tale figura e perché svolga un ruolo di primo piano nell’ambito della sicurezza aziendale.
RSPP è un acronimo che sta per Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione ed è essenzialmente è quella figura professionale deputata al coordinamento e alla supervisione delle varie attività di protezione dei singoli lavoratori, inoltre si occupa anche della prevenzione dagli infortuni e di tutte quelle patologie o disturbi che possono essere annoverati tra le cosiddette malattie professionali.
La sua designazione è espressamente richiesta dall’apposito Decreto Legislativo 81/2008 (liberamente consultabile sulla Gazzetta Ufficiale) in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e difatti è lo stesso decreto in oggetto a definire ufficialmente un RSPP come: “persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all’articolo 32 designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi.”
Trattandosi di un ruolo di vitale importanza, la piena adesione a specifici requisiti è l’unico modo attraverso cui può espletarsi l’accesso al relativo corso di formazione grazie al quale l’addetto prescelto potrà ricevere l’indottrinamento teorico e pratico necessario per espletare al meglio le proprie funzioni.
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Requisiti RSPP: quali sono
Affrontiamo ora il discorso relativo ai requisiti RSPP.
I requisiti necessari per poter diventare un RSPP ed espletarne adeguatamente le funzioni previste sono anch’essi indicati nell’articolo 32 poc’anzi menzionato.
Nello specifico tali requisiti sono:
- Possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di scuola superiore
- Possesso di un’esperienza pregressa di almeno 6 mesi in qualità di RSPP (qualora il titolo di studio posseduto risulti inferiore a quello richiesto)
- Possesso di attestato di frequenza dei vari corsi di formazione per RSPP
- Possesso di attestato di aggiornamento quinquennale per RSPP
Formazione e corso per RSPP
Parliamo ora della formazione per RSPP espletabile mediante apposito corso.
Per poter diventare un responsabile del servizio prevenzione e protezione, il soggetto interessato dovrà seguire un apposito corso di formazione RSPP strutturato in 3 differenti moduli ciascuno con una propria durata.
Durata corso RSPP
Il primo modulo è il cosiddetto Modulo A nel quale verranno trattati tutti gli argomenti che si renderanno necessari nei moduli successivi, può quindi essere considerato come una sorta di substrato propedeutico volto a fornire le nozioni di base. La sua durata è di 28 ore.
Il secondo modulo è il cosiddetto Modulo B nel quale verrà espletato un corso di specializzazione per la formazione in base al settore operativo dell’azienda di riferimento e al suo business. La sua durata è quindi variabile e si va da un minimo di 48 ore a un massimo di 64 ore.
Il terzo e ultimo modulo è il cosiddetto Modulo C nel quale verranno trattati in maniera panoramica e generale tutti gli eventuali rischi organizzativi, psicosociali ed ergonomici ai quali si può andare incontro nello svolgimento della propria mansione come RSPP. La sua durata è di 24 ore.
Se il primo e il terzo modulo possono contare su delle durate standard, come visto, l’arbitrarietà delle tempistiche appartiene solamente al Modulo B. Si è detto, infatti, come la durata di tale modulo dipenda dalla tipologia di attività e dal settore operativo a cui appartiene l’azienda di riferimento e proprio per questo motivo è bene specificare come esistano dei settori che possono necessitare di una formazione aggiuntiva per via di una fattualità maggiore di rischi.
Nello specifico:
- Cave e costruzione, con relativa formazione aggiuntiva di 16 ore
- Agricoltura e pesca, con relativa formazione aggiuntiva di 12 ore
- Chimico e petrolchimico, con relativa formazione aggiuntiva di 16 ore
- Sanità residenziale, con relativa formazione aggiuntiva di 12 ore.
Attestato RSPP e aggiornamento
Quando il futuro RSPP avrà terminato con successo tutti i moduli previsti dovrà sostenere un esame finale con tanto di valutazione e rilascio dell’imprescindibile attestato di presenza che certifica e definisce tutte le competenze acquisite nel suddetto corso di formazione RSPP.
L’attestato finale, come detto, è vincolato a corsi di aggiornamento quinquennali della durata di 40 ore.
Corso responsabile sicurezza: a chi è rivolto e quando è obbligatorio
La designazione di un RSPP è obbligatoria in tutte le aziende in cui è presente almeno un lavoratore, particolare numerico che ovviamente ne rende imprescindibile la presenza in pressoché la totalità delle aziende e attività.
Il corso come responsabile del servizio di prevenzione e protezione, in termini più generali della sicurezza nel suo senso più ampio, è specificatamente rivolto a tutti gli aspiranti responsabili del servizio prevenzione e protezione che desiderino accettare tale incarico, il quale può essere ricoperto o da un lavoratore dipendente o dal datore di lavoro stesso.
Nell’ultimo caso, tuttavia, il datore può assumere il ruolo di RSPP solamente al verificarsi delle seguenti condizioni:
- Aziende artigiane e industriali sino a 30 dipendenti
- Aziende ittiche sino a 20 dipendenti
- Aziende agricolo o zootecniche sino a 30 dipendenti
- Altre aziende sino a 200 dipendenti
Ovviamente l’iter procedurale sarà il medesimo e il datore di lavoro sarà comunque tenuto a frequentare dei specifici corsi di formazione RSPP modulari sulla base dell’ambito settoriale della propria azienda e in seguito a sostenere dei corsi di aggiornamento dalla durata variabili al relativo tasso di rischio presente.
Nello specifico:
- Rischio basso: 16 ore di corso di aggiornamento
- Rischio medio: 32 ore di corso di aggiornamento
- Rischio alto: 48 ore di corso di aggiornamento
Per quel che invece riguarda il lavoratore dipendente rimandiamo alla lettura dei paragrafi precedenti in cui l’argomento è stato già trattato.
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