Tra i pericoli maggiori a cui possono andare incontro i lavoratori durante lo svolgimento delle proprie funzioni vi è certamente il rischio di incendio.
Se poi si pensa che l’attuale Decreto legislativo 81/08 contempli chiaramente la nomina di uno o più addetti antincendio tra tutte le varie normative relative a questioni di salute e sicurezza, si comprende come tale ruolo svolga un ruolo di importanza basilare.
In questo articolo andremo, quindi, a vedere quali sono i reali compiti dell’addetto antincendio e tutto ciò che ne riguarda la figura operativa.
Addetto antincendio: chi è
Da un punto di vista prettamente normativo, l’addetto antincendio o addetto prevenzione incendi è una figura la cui presenza è resa necessaria dalla normativa antinfortunistica attualmente vigente in base agli articoli 18 e 43 del Decreto Legislativo 81.
Nel corso dell’articolo si farà diverse volte riferimento a tali articoli, quindi per una maggiore chiarezza informativa è opportuno segnalarne la fonte che in questi casi è sempre la Gazzetta Ufficiale.
Riprendendo pertanto l’art. 43 del Decreto Legislativo 81, dicasi addetto antincendio, o più correttamente addetto alla lotta antincendio, il lavoratore preposto all’attuazione di misure volte alla prevenzione di incendi, al loro contenimento, lotta e conseguente gestione delle eventuali emergenze scaturite da una siffatta situazione di pericolo.
Richiedi una Consulenza
Nomina addetto antincendio e numero addetti antincendio
A regolamentare la designazione del responsabile antincendio vi è l’articolo 18 del Decreto Legislativo 81/08, nel quale vengono espressi gli obblighi riconducibili sia al datore di lavoro sia al dirigente di riferimento.
Il suddetto articolo, però, non stabilisce il quantitativo massimo di persone adibite a tale ruolo, si limita soltanto a chiarire come gli addetti incaricati alla lotta antincendio debbano essere in numero direttamente proporzionale alle peculiarità della realtà aziendale nella quale si trovano e all’esposizione a quei fattori di rischio che possono rendere un incendio una possibilità concreta.
Il processo di designazione del lavoratore incaricato viene espletato mediante apposito atto di nomina formale grazie al quale all’addetto o agli addetti viene conferita la responsabilità formale del suo nuovo ruolo.
Importante a tal proposito ricordare come, in seguito al termine della designazione, il nominato dell’addetto va espressamente riportato nel Documento di Valutazione dei Rischi, il cosiddetto DVR.
Naturalmente il processo di designazione non può fare a meno di non comprendere un’attenta valutazione della figura incaricata, per questo sarà compito del datore di lavoro accertarsi che il nuovo addetto possegga tutte quelle qualità e caratteristiche tali da renderlo la scelta più idonea per tale compito.
Specificatamente è ancora l’articolo 18 del decreto legislativo 81/2008 a obbligare il datore di lavoro a verificare le capacità e le condizioni dell’addetto prestabilito. Non solo, sempre il datore di lavoro dovrà occuparsi di formare adeguatamente il dipendente prescelto tramite appositi corsi di formazione.
Si ricorda, infine, come l’addetto nominato non può in alcun modo svincolarsi dalla nomina, se non in rari casi in cui sussistono condizioni o evenienze certificate in grado di renderlo non idoneo all’espletamento delle mansioni previste dal nuovo ruolo.
Addetto antincendio: autonomina datore di lavoro
Esistono dei casi in cui la normativa vigente consente al datore di lavoro di ricoprire il ruolo di addetto antincendio in prima persona senza che ciò rappresenti un problema.
Nello specifico le realtà e le tipologie aziendali in cui il datore di lavoro può ricoprire questo doppio ruolo sono:
- Aziende industriali e artigiane con numero di lavoratori pari o inferiore a 30
- Aziende operative nel settore della pesca con numero di lavoratori pari o inferiore a 20
- Aziende zootecniche e agricole con numero di lavoratori pari o inferiore a 30
- Aziende operanti in settori non indicati precedentemente con numero di lavoratori pari o inferiore a 200
Compiti addetto antincendio
Com’è facilmente intuibile, il ruolo dell’addetto antincendio è strettamente correlato con quelli che sono i suoi compiti espletabili durante le situazioni di emergenza e non. Ma quali sono esattamente i compiti di un addetto antincendio?
Specificatamente, nelle situazioni di normale svolgimento dell’attività lavorativa quotidiana i suoi compiti sono:
- Eseguire attività di prevenzione incendi andando a verificare personalmente le casistiche e i fattori di rischio più probabili
- Accertarsi e all’occorrenza richiamare i propri colleghi in caso di comportamenti scorretti e/o configurabili come possibile rischio d’insorgenza incendi
- Accertarsi in prima persona dell’integrità e della perfetta condizione delle varie attrezzature antincendio presenti in azienda
- Determinare se la segnaletica antincendio presente sia stata esposta in maniera consona allo scopo e, laddove non lo fosse, intervenire correggendone l’ubicazione
Nelle situazioni di emergenza, invece, i compiti dell’addetto antincendio sono:
- Avvisare il personale presente dell’eventuale emergenza in atto e accorrere nel luogo indicato per valutarne natura ed entità
- Intervenire personalmente utilizzando gli appositi estintori laddove l’emergenza venga valutata di bassa entità e come tale non di particolare rischio per il personale presente
- In caso di emergenza di entità media o elevata o laddove venga considerato impossibile o eccessivamente rischioso domare l’incendio in prima persona, coordinare l’intera procedura di evacuazione del personale presente
- Avvisare in prima persona gli addetti alle chiamate di emergenza e gli eventuali soccorsi esterni
- Isolare completamente la zona interessata dall’emergenza al fine di circoscriverla
- Disattivare immediatamente tutti quei fattori di rischio accessori, come valvole del gas o interruttori elettrici posti nell’area di interesse
- Coadiuvare l’espletamento dell’operatività dei soccorsi esterni fornendo loro tutte le informazioni necessarie per portare a termine con successo il compito di estinzione dell’incendio
- Accertarsi personalmente della presenza di tutti i membri del personale durante l’esecuzione della procedura di evacuazione e anche successivamente una volta arrivati in un’area esterna
- Verificare l’andamento della situazione in tempo reale e darne adeguata notifica non appena l’emergenza cessi di essere tale
- Verificare personalmente la sicurezza generale delle zone interessate dall’emergenza e chiedere al datore di lavoro la possibilità di ripresa delle consuete attività lavorative.
Addetto antincendio: la prova di evacuazione
Tra le mansioni spettanti al responsabile antincendio si è visto come svolga un ruolo predominante l’evacuazione generale del personale presente.
Proprio per questo l’attuale normativa vigente chiarisce come una prova di evacuazione sia necessaria da espletare almeno una volta l’anno per permettere ai lavoratori e dipendenti presenti di prendere familiarità con le procedure di emergenza e al contempo consentire all’addetto antincendio di attuare quanto imparato durante gli appositi corsi di formazione.
Durante la prova di evacuazione è imprescindibile che siano presenti sia il datore di lavoro sia il personale di amministrazione dell’azienda.
Addetto antincendio: la formazione
Come ribadito in precedenza, l’addetto antincendio è tenuto a frequentare attivamente dei corsi di formazione e aggiornamento i cui contenuti sono disciplinati dall’apposito Allegato IX del Decreto Ministeriale del 10 Marzo 1988 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
La formazione prevede sia una parte teorica sia una pratica e la sua durata dipende essenzialmente dalla tipologia dell’azienda a cui l’addetto fa riferimento e dalla relativa esposizione a fattori di rischio di insorgenza incendi.
Nello specifico, realtà aziendali caratterizzate da rischio basso prevedono un corso di formazione e aggiornamento di rispettivamente 4 e 2 ore; realtà aziendali caratterizzate da rischio medio prevedono un corso di formazione e aggiornamento rispettivamente di 8 e 5 ore; infine, realtà aziendali caratterizzate da rischio elevato prevedono un corso di formazione e aggiornamento rispettivamente di 16 e 8 ore.
Addetto antincendio: gli spetta un’indennità?
La figura di addetto antincendio non influisce in alcun modo sullo stipendio della persona prescelta, ciò in base all’attuale normativa vigente esposta nel decreto legislativo 81/2008.
Addetto antincendio: sanzioni nomina mancante o assente
In caso l’azienda, nelle veci del datore di lavoro, risulti inadempiente nella designazione di un addetto antincendio, verrà applicata una sanzione di importo variabile tra i 750 e i 4.000 Euro.
Visita il nostro sito e contatta il team di Union Consulting per intraprendere il programma di formazione antincendio adatto per ricoprire efficacemente il ruolo di Addetto Antincendio.
Scopri di più sulla nostra offerta formativa e scegli tra Corso Antincendio Rischio Basso e Corso Antincendio Rischio Medio per l’Addetto Antincendio. Siamo a tua disposizione per una consulenza in ogni momento.