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Impiantistica antincendio: tipologie e funzioni

I sistemi antincendio sono costituiti dagli impianti antincendio e dai sistemi realizzati per adempiere alla funzione di coadiuvare nella lotta contro gli incendi. Le normative italiane prevedono per luoghi pubblici e luoghi di lavoro l’obbligo di installare impianti antincendio in grado di intervenire efficacemente nel caso di innesco di un incendio al fine di limitare la sua diffusione e minimizzare i danni.

In questo articolo chiariamo meglio quali sono le tipologie di sistemi antincendio e quali funzione assolvono.

Progettazione antincendio: quanto è obbligatorio l’impianto

Facendo riferimento al Decreto Legislativo n.81 del 2008 dal titolo “Testo Unico sulla sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro” riprendiamo l’art. 46 che riporta gli obblighi del datore di lavoro in merito alla prevenzione incendi. Stando a quest’ultimo, nei luoghi di lavoro soggetti al decreto legislativo vige l’obbligo di adottare misure idonee per prevenire gli incendi e per tutelare i lavoratori.

Gli impianti antincendio sono una delle misure di sicurezza progettate con l’obiettivo di fronteggiare un incendio. Di fatto, i dispositivi antincendio vengono installati in varie circostanze, tipicamente a seguito di una valutazione del rischio d’incendio

L’impiantistica antincendio diviene necessaria quando viene rilevata un’evidenza nel corso della valutazione del rischio incendio effettuata dai Vigili del Fuoco (VVF) oppure dal progettista in fase di analisi del progetto.

Nello specifico, la fase di progettazione degli impianti antincendio deve rispettare le norme presenti nel DM 07/08/2012. In particolare nell’allegato 1 vengono riportate le specifiche normative alle quali è obbligatorio attenersi per garantire l’efficienza del sistema antincendio. Una volta che la progettazione è completa e a norma sarà possibile proseguire all’installazione dell’impianto antincendio.

In base anche al tipo di rischio di incendio possono essere adottate strategie di impiantistica differenti, ciascuna volta ad assolvere specifiche funzioni di estinzione, controllo e/o inibizione.

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Le diverse tipologie di impianti antincendio

I sistemi antincendio sono ottenuti con l’installazione di appositi impianti e di ulteriori sistemi che garantiscono supporto in caso di emergenza. Gli impianti principalmente si dividono in sistemi antincendio semifissi, fissi e speciali. Inoltre, vi sono delle soluzioni che hanno funzionalità differenti come i sistemi di evacuazione fumi e i sistemi di rivelazione e di allarme.

Sistemi antincendio semifissi

Questa tipologia di impiantistica antincendio prevede che ci sia una parte fissa dell’impianto che solitamente è formata da tubazioni e dispositivi che permettono di erogare la sostanza per contrastare l’incendio. In generale, si utilizza un estinguente o un raffreddante a seconda della tipologia di funzione che si vuole ottenere. In aggiunta a questa parte fissa, vi è una mobile che prevede l’installazione di apposite manichette che devono essere immediatamente collegate per consentire l’utilizzo di idranti o di un’autopompa.

Sistemi antincendio fissi

La particolarità dei sistemi fissi è di essere collegati direttamente per un azionamento che può avvenire manualmente oppure automaticamente attraverso l’uso di sensori. 

Tra i più conosciuti ed efficaci impianti automatici per contrastare l’incendio ci sono gli impianti sprinkler. L’obiettivo di questa soluzione è di spegnere immediatamente un incendio nelle sue fasi iniziali utilizzando un getto d’acqua che arriva dal soffitto attraverso degli appositi dispositivi. 

Inoltre, gli impianti automatici a pioggia permettono anche di monitorare costantemente lo sviluppo dell’incendio per evidenziare ulteriori rischi per la struttura e per le persone al momento presenti. Si prende in considerazione questo sistema fisso soprattutto nel caso in cui un immobile si sviluppa in più piani permettendo così un sezionamento. Si pensi, ad esempio, a un albergo oppure a un magazzino di enormi dimensioni.

Il meccanismo di questi impianti antincendio è alquanto semplice, ma efficace perché grazie ai sensori è possibile valutare al sistema l’eventuale innesco di un incendio e quindi di azionarsi per far ottenere il classico effetto pioggia con l’obiettivo di spegnere l’incendio. 

Altra soluzione di sistema fisso è l’impianto antincendio a diluvio. La soluzione è abbastanza simile a quella prevista per gli impianti a pioggia con la sola differenza che gli erogatori sono dispositivi di chiusura e che la tubazione a valle della valvola di controllo è vuota. Questo significa che, quando entra in funzione l’impianto antincendio a diluvio, funzionano tutti i vari erogatori contemporaneamente.

L’ultima tipologia di sistemi fissi sono quelli di raffreddamento. Come è facile intuire dal loro nome, questi impianti hanno come principale obiettivo quello di raffreddare un ambiente attraverso l’utilizzo di acqua sulle superfici esposte oppure sulle apparecchiature avvolte dalle fiamme. Abbassano le temperature interne raffreddando le varie superfici per contrastare la diffusione dell’incendio.

Sistemi di estinzione speciali

Oltre ai sistemi semifissi e fissi, è possibile pensare di inserire in un luogo pubblico un sistema antincendio speciale

Questi sistemi possono essere azionati automaticamente oppure manualmente. All’interno di questa categoria di impiantistica antincendio vengono classificati sistemi di estinzione a gas, sistemi a nebbia d’acqua e sistemi ad aerosol condensati

La prima tipologia viene usata per proteggere alcuni ambienti chiusi che prevedono al loro interno dispositivi tecnologici come i cunicoli dei cavi oppure i gruppi elettrogeni. La presenza del sensore permette di rilevare l’innesco di un incendio e, attraverso un segnale, inviare alla centralina di controllo il segnale per azionare automaticamente l’apertura delle bombole di gas, che svolgono la funzione di agente estinguente. 

Da sottolineare che questi sistemi molto spesso prevedono un meccanismo specifico che permette di ritardare l’azionamento qualora in un determinato ambiente chiuso siano presenti le persone. Queste ultime vengono di fatto avvisate attraverso una segnalazione sonora e luminosa per dare modo di uscire e mettersi in salvo.

La seconda tipologia ossia gli impianti antincendio nebbia d’acqua simili ai sistemi sprinkler. Offrono delle prestazioni utili qualora il fuoco sia caratterizzato da getti di gas e liquidi infiammabili e combustibili.

Gli impianti di evacuazione di fumo e calore

Anche gli impianti di evacuazione di fumo e calore possono essere automatici oppure manuali. Vengono installati su soffitti oppure sulle coperture di fabbricati a un piano. Se invece ci sono più piani in un edificio, la normativa prevede che questo sistema venga installato all’ultimo piano. Quando c’è l’innesco di un incendio questo genere di impianto è in grado di intervenire aprendo delle luci di sfogo nei soffitti e nelle coperture per consentire ai fumi di poter fuoriuscire. In questo modo le temperature dell’ambiente interno si abbassano e c’è meno rischio di intossicazione per le persone presenti in un edificio.

Infine vi sono gli impianti di rivelazione e allarme incendi. Questi ultimi sono sistemi automatici che hanno come principale funzione quella di segnalare se ci sia o meno un incendio in una determinata zona di un edificio. Sostanzialmente si dividono in sistemi di rivelazione che hanno la semplice funzione di individuare un incendio e sistemi di allarme incendi che devono anche avvertire con segnali sonori e luminosi.

Manutenzione impianti antincendio: normativa e sanzioni

La norma UNI 10779, dal titolo “Impianti di estinzione incendi – Reti di idranti – Progettazione, installazione ed esercizio” sancisce l’obbligo della manutenzione ordinaria degli impianti antincendio.

Per il corretto funzionamento degli impianti antincendio hanno un ruolo fondamentale i seguenti aspetti: la corretta progettazione antincendio, la manutenzione ed il corretto utilizzo da parte degli operatori qualora richiesto e/o necessario. 

La regolarità della manutenzione è un prerequisito per un impianto efficiente, infatti la verifica periodica dell’impiantistica antincendio in tutte le sue parti è fondamentale per fare in modo che l’impianto sia in grado di funzionare a dovere in caso di incendio. 

É importante sottolineare che, appunto, la Manutenzione degli Impianti Antincendio è resa obbligatoria per legge e, in caso di inadempimento nei luoghi di lavoro si prevedono diversi tipi di sanzione, come la reclusione con l’arresto da 3 a 6 mesi o una multa da 2.000 fino a 10.000 euro. Pertanto, è bene sempre tenere presente che ogni tipo di intervento per la Prevenzione Antincendio deve essere accompagnato da una accurata manutenzione dei presidi antincendio, e dunque dell’attrezzatura e componenti di impianti antincendio. 

In conclusione

In materia di sicurezza antincendio è importante affidarsi a tecnici esperti e a team di professionisti per pianificare e progettare la prevenzione incendi sui luoghi di lavoro. 

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