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Revisione e manutenzioni estintori: chi, quando e come può effettuarla

Le operazioni di manutenzione degli estintori sono di fondamentale importanza per assicurare che le attrezzature siano sempre efficienti e, di conseguenza, utilizzabili in caso di necessità. Tale compito di controllo è completamente a carico del datore di lavoro, che, oltre a dover verificare lo stato di funzionamento degli estintori, deve provvedere alle ispezioni relative alle varie attrezzature antincendio.

 

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Manutenzione estintori normativa

La manutenzione e revisione degli estintori è regolamentata da una normativa di riferimento, vale a dire la UNI 9994-1:2013. Tale norma stabilisce che ci siano ben cinque fasi di verifica: controllo iniziale, sorveglianza, controllo periodico, revisione programmata, collaudo.

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Le fasi di controllo della manutenzione degli estintori

Di seguito è possibile entrare nel dettaglio delle cinque fasi di verifica, con particolare attenzione alla durata e alla scadenza degli estintori.

Controllo Iniziale

Il primo controllo ha lo scopo di andare a realizzare una serie di accertamenti preliminari che solitamente vengono attuati quando si procede all’avvicendamento tra due ditte manutentrici, ragion per cui la nuova deve assicurarsi del fatto che gli estintori presenti nell’azienda di riferimento siano perfettamente funzionanti e che non ci sia alcun dispositivo fuori servizio.

Inoltre, in questa verifica iniziale si procede anche all’ispezione della correttezza delle marcature presenti, nonché della presenza del libretto d’uso. A ogni modo, i risultati del controllo, che siano essi positivi o negativi, devono essere immediatamente comunicati alla persona interessata, in modo tale da stilare un eventuale rapporto.

Sorveglianza

La fase di sorveglianza non è regolamentata da una norma specifica, dal momento che si tratta di un controllo che viene eseguito in maniera sommaria. Infatti, in questo frangente gli addetti devono assicurarsi del fatto che l’estintore sia presente nella zona di interesse, segnalato da un apposito cartello.

In tal occasione è opportuno anche verificare che l’attrezzatura sia integra e che l’estintore non sia stato già utilizzato o manomesso. Per effettuare questa ispezione si ha la necessità di controllare che l’indicatore di pressione indichi un valore che rientri nella zona verde, dal momento che se tale condizione non dovesse verificarsi l’estintore non risulterebbe utilizzabile.

Controllo periodico

Questa fase è regolamentata da una normativa di riferimento, che, oltre a precisare le varie operazioni di controlli estintori da eseguire, indica anche con quale cadenza deve avvenire la verifica. Nello specifico, la manutenzione estintori deve essere effettuata ogni sei mesi da una persona qualificata. Entro la fine del termine temporale è opportuno compiere tutte le operazioni inerenti al controllo in questione, senza andare a effettuare alcuna prova di funzionamento.

Gli addetti ai lavori devono innanzitutto assicurarsi che sia stata fatta una compilazione corretta del cartellino di manutenzione, con una verifica mirata dello stato di carica degli estintori a biossido di carbonio, che viene eseguita attraverso una pesatura. In aggiunta a ciò, con un apposito strumento si procede anche alla verifica della pressione interna, in quanto tale fattore è di assoluta importanza per permettere all’estintore di funzionare nel migliore dei modi.

Inoltre, nel caso in cui ci sia la presenza di bombole di gas ausiliario per estintori, è opportuno eseguire un controllo al tipo e alla carica dei serbatoi di riferimento per controllare che siano rispettate le indicazioni previste dalle normative.

Infine, in questa fase vengono effettuate nuovamente anche tutte le ispezioni fatte durante la sorveglianza.

Revisione estintori programmata

La fase relativa alla revisione e all’assistenza degli estintori è particolarmente delicata, in quanto si devono effettuare una serie di interventi di natura tecnica, eseguiti da una persona competente in materia.

Le operazioni da svolgere seguono delle tempistiche ben precise, che sono regolate dalla normativa antincendio.

In particolare, l’intervento per gli estintori ad acqua o a schiuma con serbatoio in acciaio al carbonio plastificato deve avvenire ogni 24 mesi, mentre per la tipologia in polvere il range si amplia a 36 mesi.

Gli estintori classici ad acqua o a schiuma richiedono una revisione ogni 48 mesi, quelli a CO2 ogni 60 mesi e quelli ad idrocarburi alogenati ogni 72 mesi.

Durante il processo di verifica viene ispezionato in maniera accurata l’interno degli estintori, con un controllo di tutte le componenti che sono implicate nel funzionamento.

Per garantire sempre il massimo dell’efficienza in questa fase si provvede anche all’avvicendamento di alcuni elementi. Nello specifico, si effettua la sostituzione sia dei dispositivi di sicurezza sia dell’agente estinguente, nonché delle guarnizioni e delle valvole responsabili dell’erogazione.

Collaudo degli estintori

Con l’attuazione di questa misura preventiva si va a controllare la stabilità del serbatoio e, di conseguenza, della bombola dell’estintore. Effettuando questa tipologia di operazione si deve procedere alla sostituzione della valvola erogatrice, in quanto si esegue un utilizzo reale del dispositivo.

In tale ottica, è opportuno segnalare che la ricarica deve avvenire anche quando si svolge un uso parziale dell’estintore.

Ultimata la fase di collaudo, il tutto deve essere perfettamente assemblato per permettere al dispositivo di essere al massimo dell’efficienza.

Il rimontaggio deve avvenire con elementi che non vanno in alcun modo ad alterare la conformità dell’estintore, in quanto le componenti utilizzate devono essere in possesso dell’approvazione e dell’omologazione da parte del Ministero dell’Interno.



Chi deve effettuare la manutenzione degli estintori?

Le operazioni di manutenzione inerenti agli estintori non possono essere eseguite da qualsiasi persona, dal momento che in base alle mansioni da svolgere sono individuate delle figure specifiche.

 

In particolare, la normativa prevede che all’interno di ogni azienda ci sia una persona responsabile a predisporre tutte le misure riguardanti la sicurezza antincendio, che però non ha alcuna facoltà di mettere in atto azioni relative alla manutenzione degli estintori. La procedura di riferimento, infatti, deve essere effettuata da un’apposita ditta che sia in possesso di tutte le autorizzazioni previste dalla legge.

In aggiunta a ciò, è richiesta anche una figura con una formazione e un’esperienza adeguata, al fine di garantire una corretta attività di revisione degli estintori.

È bene sottolineare che le operazioni devono essere effettuate secondo una cadenza periodica precisa, che, come detto in precedenza, varia in base alla tipologia di estintore. Nelle operazioni di manutenzione, oltre a dover verificare lo stato dei diversi elementi, è necessario eseguire anche una completa sostituzione dell’agente estinguente.



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