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Corsi carrellista: significato e formazione

Negli ultimi anni lo scenario economico e lavorativo italiano e internazionale ha subito importanti cambiamenti. Internet e altre innovazioni tecnologiche hanno rivoluzionato il modo di fare impresa, ma fortunatamente le competenze restano fondamentali per riuscire a lavorare con soddisfazione anche in termini di reddito mensile. Le parole d’ordine sono sempre formazione, professionalità e spirito di adattamento. 

Tra le figure ancora oggi più richieste nel settore della logistica c’è il carrellista. Scopriamo nel dettaglio chi è, quali sono le mansioni che deve svolgere, le responsabilità e qual è il percorso formativo da seguire.

Chi è il carrellista

Il carrellista è una figura fondamentale per le esigenze di gestione di un magazzino di piccole oppure di grandi dimensioni. Si occupa principalmente della movimentazione della merce al suo interno, usando strumentazioni e macchinari appropriati che devono garantire potenza adeguata e sicurezza nell’uso. Nello specifico, il carrellista deve accumulare esperienza e competenza nel corretto utilizzo del carrello elevatore grazie al quale è possibile movimentare in altezza oppure orizzontalmente merci anche piuttosto ingombranti e pesanti. In tale circostanza, è necessario possedere un adeguato percorso di formazione tramite il corso carrelli elevatori al fine di ottenere le competenze per questa attività. Secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo numero 81 emanato nel 2008, infatti, il carrellista deve essere in grado di utilizzare con massima precisione e in piena sicurezza il carrello elevatore per la propria incolumità personale e di altri dipendenti che operano nel medesimo magazzino. Le attività di movimentazione sono finalizzate anche al carico e allo scarico merci oppure per collocare oggetti anche ingombranti in spazi precisi del magazzino e, dunque, per ottimizzare lo spazio a disposizione. La normativa prevede che l’attività riguardi anche la compilazione di documenti e la verifica di tutto quello che riguarda le merci che entrano ed escono da un deposito. 

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Le competenze specifiche del carrellista

Per poter operare in questo ambito occorre frequentare con successo dei Corsi Carrellista che prevedono una parte teorica e una più pratica con l’utilizzo di uno specifico macchinario. Infatti, per poter ottenere l’attestato carrellista che consente di avere importanti opportunità per lavorare nel settore, è necessario sviluppare competenze specifiche di idoneità all’attività. 

Innanzitutto, chi opera all’interno del magazzino deve farsi carico del cosiddetto picking: ossia, il prelievo della merce dal magazzino, monitoraggio delle quantità, gestione degli ordini di spedizione e la verifica dello stato del lotto. 

Il carrellista, inoltre, deve essere molto attento non appena, presso il magazzino, arrivano i più disparati veicoli e mezzi di trasporto come camion, vagoni merci, tir, furgoni e non solo. In pratica il carrellista deve occuparsi del corretto scarico delle merci presenti su questi mezzi e, quindi, smistare opportunamente i prodotti in tutte le varie parti del magazzino a seconda dell’utilizzo che se ne farà. 

Lo scarico viene effettuato con il classico muletto per cui molto spesso è opportuno seguire il percorso formativo previsto nei corsi per mulettisti. Le merci, di fatto, vengono trasportate e sistemate appositamente nelle aree di stoccaggio indicate dal responsabile di magazzino che avrà un ruolo di supervisione e di gestione degli spazi. Tuttavia, è sbagliato pensare che le competenze e le mansioni del carrellista si limitino soltanto all’attività di utilizzo di macchinari per la movimentazione delle merci. Infatti, occorre essere ben preparati sulle documentazioni necessarie per la compilazione di tutte le pratiche amministrative che sono legate alle merci in entrata e in uscita da un magazzino. Oltre a conoscere perfettamente le dinamiche di gestione burocratica, il carrellista deve sapere anche utilizzare correttamente gli strumenti utili al tracciamento delle movimentazioni come, ad esempio, software gestionali di magazzino, lettore di barcode oppure scanner ottici. In questo modo si fruisce del supporto della tecnologia per effettuare verifiche in tempo reale su tutta l’attività del magazzino e, in particolare, sulle giacenze presenti e sull’inventario. Soltanto con questo approccio virtuoso si evitano disguidi che potrebbero appesantire la gestione logistica del magazzino.

A quali rischi è soggetto il carrellista

Come accade in tanti altri ambiti di lavoro anche il carrellista è costretto a fare i conti con rischi legati alla sicurezza, l’incolumità e la tutela della salute non solo propria, ma anche dei colleghi di lavoro. Per evitare che questi rischi possano verificarsi è necessario non inserire in organico carrellisti improvvisati, bensì specialisti che hanno seguito un apposito corso per carrelli elevatori

Entrando maggiormente nel merito, i pericoli possono nascere anche dall’utilizzo di un carrello elevatore non efficiente e sottoposto soltanto saltuariamente a interventi di verifica tecnica. Ci sono poi una serie di condizioni che riguardano l’ambiente di lavoro ed in particolare, l’idoneità della superficie dove opera il carrello, la quale deve essere ben livellata e percorribile. In questo modo si riduce il rischio di perdita di stabilità che potrebbe comportare il ribaltamento del mezzo e, quindi, causare anche infortuni piuttosto gravi al personale presente. Vanno sempre indossati capi di abbigliamento adatti come i vari e dispositivi di protezione personale, tra cui le scarpe antinfortunistiche e i guanti da lavoro.

Corsi carrellista: tipologie e durata

Secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo numero 81 del 2008, per poter lavorare come carrellista deve essere in possesso delle conoscenze per cui è necessaria l’abilitazione che si ottiene frequentando un apposito corso di formazione. 

In particolare, sono previste anche delle durate minime per cui i conducenti di muletti semoventi devono seguire con profitto un corso che ha una durata almeno pari a 12 ore, di cui 8 dedicati alla teoria e 4 alla pratica. Il corso per carrelli semoventi a braccio telescopico è previsto sempre in 12 ore complessive come del resto anche quello per carrelli e sollevatori semoventi telescopici rotativi. Differente, invece è il caso del corpo per l’utilizzo di tutti i macchinari descritti che racchiude tutti i precedenti, per cui si ottengono le competenze in sole 16 ore con 8 di teoria e 8 di pratica. Infine, è previsto un aggiornamento per il mulettista ogni 5 anni attraverso un corso molto breve della durata di sole 4 ore delle quali almeno 3 devono essere dedicate alla pratica.

In conclusione

L’obiettivo dei Corsi per Carrellisti è quello di far apprendere all’addetto le procedure di preparazione, manutenzione e conduzione del mezzo per l’attività lavorativa prevista. In materia di sicurezza sul luogo di lavoro, infatti, tali percorsi di formazione sono finalizzati a sviluppare le competenze e conoscenze necessarie alla conduzione in sicurezza dei carrelli elevatori, all’identificazione degli eventuali pericoli e all’apprendimento delle norme di prevenzione.

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