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Corso defibrillatori: quando bisogna avere il defibrillatore in azienda

Per alcune aziende è previsto l’obbligo defibrillatore, così da poter assistere coloro che ne hanno la necessità in breve tempo e nella maniera più opportuna.

Per evitare di incorrere in sanzioni le attività interessate, devono prestare particolare attenzione alla data entro la quale il defibrillatore deve essere presente nella loro azienda.


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Il defibrillatore dov’è obbligatorio?

La normativa defibrillatori prevede che tale attrezzatura sia presente in alcune aziende che rispettano determinati parametri. Nello specifico, la legge indica che le sedi delle pubbliche amministrazioni con almeno quindici dipendenti devono necessariamente essere in possesso di un defibrillatore qualora siano attività aperte al pubblico in particolare presso:

  • Sedi dello Stato
  • Scuole, istituti di ogni ordine e grado
  • Provincie, Regioni, Comuni, Comunità montane
  • Università
  • Case popolari
  • Camere di commercio, industria, artigiano e agricoltura
  • Enti e strutture del Servizio Sanitario Nazionale (SSN)
  • ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle pubbliche amministrazioni)
  • Agenzie pubbliche

 Inoltre il DAE deve essere presente in:

  • Aeroporti
  • Stazioni ferroviarie
  • Porti
  • A bordo di mezzi di trasporto aerei, ferroviari, marittimi, extraurbano

È confermato quanto previsto dal Decreto del Ministero della Salute del 24 aprile 2013 che obbliga, dal 30 giugno 2017, le società sportive professionali e dilettantistiche a disporre dei defibrillatori DAE durante le competizioni sportive, durante gli allenamenti oltre che dei relativi operatori addestrati negli impianti sportivi permanentemente o temporaneamente utilizzati.

Viene inoltre aggiunto che gli impianti sportivi pubblici devono “condividere il DAE con coloro che utilizzano gli impianti stessi. In ogni caso, il DAE deve essere registrato presso la centrale operativa del sistema di emergenza sanitaria “112” territorialmente competente, a cui devono essere altresì comunicati, attraverso opportuna modulistica informatica, l’esatta collocazione del dispositivo, le caratteristiche, la marca, il modello, la data di scadenza delle parti deteriorabili, quali batterie e piastre adesive, nonché gli orari di accessibilità al pubblico.

La norma, invece, non prevede l’obbligo DAE per le aziende private, anche se sono diverse quelle che in quest’ultimo periodo si stanno dotando di tale macchinario, dal momento che la presenza di un defibrillatore con personale in grado di utilizzarlo è semplicemente visto come un’occasione di offrire uno strumento aggiuntivo ai propri dipendenti per salvaguardare la propria salute. Infatti, ogni iniziativa in tal senso, oltre ad avere un grande valore morale, offre un ambiente lavorativo certamente più sicuro.

In aggiunta a ciò, è bene specificare che l’installazione di defibrillatori DAE con l’organizzazione di appositi corsi di formazione specifici per il personale dell’azienda sono considerati degli interventi relativi al miglioramento della sicurezza sul luogo di lavoro.

Per molte aziende è di fondamentale importanza disporre sul luogo di lavoro di un defibrillatore funzionante e facilmente utilizzabile, dal momento che sono tante le persone che trascorrono diverse ore della propria giornata nell’azienda.

L’aumento di installazioni di defibrillatori nelle aziende è dovuto anche al fatto che gli ultimi dati forniti dagli esperti del settore indicano che ogni anno più di settantamila persone sono vittime di un arresto cardiaco in Italia. A ciò si aggiunge che il 13% dei decessi che si registrano sul luogo di lavoro hanno proprio come causa un arresto improvviso, portando ad avere tremila persone morte all’anno sul luogo di lavoro per tale motivo.

Si evince facilmente che senza l’opportunità di poter immediatamente utilizzare un DAE si hanno poche possibilità di riuscire a salvare qualche vita, dal momento che in caso di malore l’ambulanza difficilmente giunge a destinazione prima di dieci minuti.

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Quali sono le conseguenze di un mancato defibrillatore in azienda?

Come già accennato in precedenza, le aziende private non hanno alcun obbligo di defibrillatore, anche se si capisce immediatamente quanto possa essere di fondamentale importanza avere sempre a portata di mano tale dispositivo. Infatti, è bene sottolineare che si riscontrano diversi casi di arresti anche in persone che non hanno patologie pregresse e che non dimostrano alcun problema cardiaco.

In ogni caso è scelta degli imprenditori quella di dotarsi di un defibrillatore per tutelare la sicurezza dei propri dipendenti, così da essere in possesso di uno strumento utile per intervenire in maniera tempestiva.

Inoltre, è bene specificare che con la legge del 2001 relativa all’utilizzo dei defibrillatori si specifica che l’utilizzo è possibile anche per il personale non sanitario che sia in possesso di una formazione inerente al Primo Soccorso, con dei corsi sull’impiego del defibrillatore, vale a dire il Corso BLS-D.

Con questa specifica norma sono state anche depenalizzate le conseguenze legate all’utilizzo del defibrillatore, dal momento che colui che soccorre opera in uno stato di assoluta emergenza e, di conseguenza, non sarà perseguibile per legge.

Come eseguire una corretta manutenzione del defibrillatore?

Innanzitutto è opportuno sottolineare che il defibrillatore contiene degli elementi deteriorabili, ragion per cui se si vuole salvaguardare il suo funzionamento bisogna necessariamente eseguire le dovute operazioni di manutenzione nelle tempistiche e nelle modalità previste dalla casa costruttrice.

In tale ottica, si deve chiarire che, a differenza di quello che pensano in molti, un defibrillatore DAE non è mai spento, anche se non viene utilizzato per diverso tempo. Infatti, il dispositivo è sempre attivo, in quanto è stato ideato per poter essere usato in qualsiasi momento e in maniera immediata. Per tale motivo il defibrillatore esegue automaticamente una serie di controlli, al fine di verificare il perfetto stato di funzionamento.

In commercio sono disponibili vari modelli di defibrillatori DAE, che, il più delle volte, tramite uno specifico segnale, avvisano gli utilizzatori quando è arrivato il momento di effettuare la manutenzione ordinaria. Per eseguire questa operazione nel modo più corretto è essenziale utilizzare solo dei ricambi originali, come le batterie e gli elettrodi, dal momento che solo con tali componenti si può abbattere il rischio di qualche malfunzionamento.

In ogni caso, la normativa di riferimento prevede che le aziende e gli enti che si doteranno di un dispositivo DAE dovranno segnalarlo al 112 locale, comunicando una serie di dati di interesse. Nello specifico, bisogna fornire il numero di defibrillatori in dotazione e la posizioni in cui sono installati, le caratteristiche specifiche di ogni elemento, gli orari di accessibilità, nonché la scadenza delle parti deperibili.

Infine, è obbligatorio anche indicare quale sia la persona qualificata che è responsabile del corretto funzionamento del defibrillatore.



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