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Lavori in quota: significato, normativa e formazione

I lavori in quota sono una delle attività lavorative afferenti all’edilizia per il cui espletamento, data la pericolosità e l’alto rischio di infortuni gravi o letali, è prevista una stringente normativa di sicurezza sul lavoro volta ad evitare, prevenire o impedire la verifica del fatto dannoso, per salvaguardare la vita dei lavoratori e la sicurezza sul lavoro.

 A tamponare questa situazione di pericolo dei lavoratori in quota interviene la legge che predispone in capo al datore di lavoro fin dal documento di valutazione dei rischi, la necessità di prevedere che se l’attività in corso d’opera avrà bisogno di lavori in quota i lavoratori addetti dovranno seguire uno specifico corso di formazione volto a renderli edotti ed esperti in modo da ridurre i rischi di incidente. A questo si aggiungono la necessaria predisposizione di attrezzature e dispositivi di sicurezza (cosiddetti dpi) in merito ai quali è prevista l’adeguata formazione sull’utilizzo.

In questo articolo chiariamo meglio il significato dei lavori in quota con riferimenti alla normativa in materia e spiegazioni e modi attraverso cui deve essere svolto dai lavoratori il corso di formazione per gli stessi offerti da Union Consulting, azienda leader nel settore della sicurezza sul lavoro che da molti anni offre servizi analoghi aggiornati a tutte le ultime normative di settore e sempre al passo con metodi innovativi di erogazione della didattica, anche tramite utilizzo di servizi online.

Cosa sono i lavori quota: definizione secondo il DM. 81

La legge stabilisce, con il D.LGS 81/2008 – testo Unico di Sicurezza sul Lavoro (TUSL) entrato in vigore poco tempo dopo la tragica vicenda dello stabilimento industriale della thyssenkrupp di Torino, dove persero la vita sette lavoratori a seguito di esplosione di una macchina per via delle scarse condizioni di sicurezza – che l’esecuzione della lavorazioni in quota rappresentano un’attività che espone la persona ad un rischio concreto di caduta dall’alto, con rischio di infortunio o addirittura di morte rispetto all’evento. Per questo motivo, predispone una ferrea disciplina a tutela della salute degli stessi, imponendo degli obblighi da rispettare.

Innanzitutto, la definizione dei lavori in quota è la seguente: 

”si definiscono lavori in quota l’esecuzione di opere che espongono il lavoratore ad un rischio di caduta dall’alta da una quota di altezza almeno superiore a 2 metri rispetto ad un piano stabile ben definito’’.

Ne deriva dunque che, per capire bene il concetto, bisogna interpretare correttamente la dizione di piano stabile: il legislatore ha infatti utilizzato questa definizione generica per tutelare le persone sul luogo di lavoro a prescindere che questi siano sopraelevati rispetto al terreno o ad altro pavimento. 

I lavori in altezza sono tali sempre quando la persona, durante l’esecuzione delle sue attività lavorative sui luoghi, non si trova su un piano stabile: il piano è tale quando la superficie non può subire nessun effetto da parte della forza di gravità perché è saldamente ancorata al suolo. Per questo motivo, sono piani stabili solamente il terreno e pavimentazioni di altri edifici: l’esecuzione di tutte le altre attività che prevede l’innalzamento del lavoratore a più di 2 metri da questi terreni, come ponteggi, anche cavalletti o sospensione tramite cavi, deve prevedere la predisposizione delle procedure di sicurezza, fra cui anche la formazione per i lavori in quota. Il rispetto di questa prescrizione è molto importante, in quanto la sua violazione può portare il datore di lavoro e la sua attività ben oltre il rischio di una sospensione temporanea del lavoro o di una multa, anche salata, per non aver rispettato le prescrizioni.

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Lavori in quota normativa sulla sicurezza dei lavoratori: Decreto Legge 81\2008

Per i lavori in quota la normativa è molto stringente. Il D.Lgs 81\2008 richiamato dedica al Capo 2 del Titolo IV del Testo Unico una serie di disposizioni complete e compiute in materia, dal nome specifico ”Norme per la tutela degli infortuni sul lavoro nelle lavorazioni in quota”. Considerando che, per la costruzione, ristrutturazione e altri interventi in molti edifici sono spesso necessarie realizzazioni di ponteggi per le attività edilizie, diventa allora fondamentale rispettarle tutte. 

In ogni caso, la legge mette in capo al datore di lavoro di predisporre direttamente nel documento di valutazione dei rischi le misure atte a tutelare la salute dei lavoratori nel caso di esecuzione di opere in quota. In ogni caso, comunque, la stessa legge dice anche che il datore di lavoro deve innanzitutto valutare come adatto allo scopo l’utilizzo di attrezzatura per i lavori sospesi, ricorrendovi solo dove non diversamente possibile, in modo da limitare al massimo il ricorso a questo tipo di lavoro. In questo caso, prima di cominciare a lavorare, devono essere disposte tutte le misure di sicurezza:

In primis, ogni lavoratore deve essere dotato di dpi, ovvero dispositivi di protezione individuale ovvero dpc, dispositivi di protezione collettiva. In seguito si devono scegliere anche le attrezzature di lavoro in quota adatte, sia confacenti alla natura dei lavori che rispettose degli standard di sicurezza minimi, infine garantire una corretta entrata e uscita dalle opere sospese ai lavoratori per tutto il periodi di permanenza delle strutture in sospensione e per l’esecuzione dei lavori. I sistemi di accesso e di controllo devono essere proporzionati al tipo di rischio e alla durata a cui espone il lavoratore: ad esempio, l’utilizzo anche non occasionale di una scala non richiede nessuna tutela in merito all’utilizzo se non una corretta sorveglianza e diligenza, mentre l’utilizzo di un ponteggio, un trabattello o una piattaforma aerea, anche per poco tempo, deve essere sottoposta a stretti limiti di utilizzo e ancoraggio al suolo, oltre che di rispetto di limiti massimi di capienza, calpestabilità e così via.

Naturalmente, il Testo Unico per la sicurezza sul lavoro relativo alle norme per i lavori in quota non esaurisce qui le sue disposizioni e, anzi, va ancora più nel dettaglio stabilendo requisiti minimi di sicurezza per le attrezzature da utilizzare nei luoghi di lavoro, sia formali come la realizzazione del pi.m.u.s. per il montaggio dei ponteggi, oppure sostanziali come standard di robustezza e sicurezza dei dispositivi di protezione individuali forniti ai lavoratori in fase di esecuzione dei lavori. Rivolgersi a consulenti in grado di aiutare l’impresa in questa fase delicata, come Union Consulting, significa mettersi al riparo da possibili incidenti che possono accorrere ai lavoratori, con il rischio di esporre il datore di lavoro anche a responsabilità penali non indifferenti nel caso di infortunio grave o morte a seguito di incidente per mancato rispetto delle procedure o norme di sicurezza per i lavori in quota. 

Formazione lavori in quota: teoria e pratica per la riuscita

Un altro requisito che impone la legge è quello per cui i lavoratori addetti all’esecuzione dei lavori in questione devono possedere un attestato lavori in quota. Per ottenerlo, il lavoratore deve svolgere con successo un corso di formazione che lo rende edotto sui rischi e sulle procedure da tenere in cantiere per evitare che eventi avversi occorrano. Durante il corso, le materie trattate sono relative ai rischi che possono verificarsi durante il lavoro, le misure che è necessario adottare per far si che non succedano e il modo corretto di utilizzare i dispositivi di protezione individuali che garantiscano la sicurezza degli stessi. 

Per i lavori in quota la formazione si svolge sia in maniera teorica che pratica: durante la fase teorica il lavoratore viene messo a conoscenza di quali sono i suoi diritti e, soprattutto, di come deve verificare la corretta sicurezza dei luoghi, dei dispositivi di protezione individuali e collettivi. Nella parte pratica, di contro, viene messo in grado di utilizzarli correttamente per tutelare la sua sicurezza: la durata di questo corso non ha un tempo ben definito perché è importante la completezza e la correttezza dell’addestramento, in modo da formare un lavoratore capace di operare in sicurezza anche in alta quota.

In conclusione

Lavori in quota sono per natura una delle attività lavorative che rappresentano un maggior rischio di infortunio. Pertanto, al fine di garantire la sicurezza nelle attività con rischio di caduta dall’alto la formazione degli addetti ai lavori in quota rappresenta un requisito fondamentale.

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